Mal di schiena in gravidanza

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Diventare mamma è un momento di grande realizzazione personale e di felicità e la gravidanza è un bellissimo percorso che coinvolge profondamente la donna generando trasformazioni sia da un punto mentale che fisico. I cambiamenti fisiologici che ne derivano sono importanti e coinvolgono il sistema endocrino, cardiovascolare e renale, ma anche l’apparato muscoloscheletrico. Sono trasformazioni fondamentali per accogliere il feto, ma possono essere causa dell’insorgenza di alcuni dolori. La problematica muscoloscheletrica più diffusa è il mal di schiena e lo possiamo dividere in tre entità:

  • Dolore lombare (low back pain, LBP)
  • Dolore sacro-iliaco (pelvic grindle pain, PGP)
  • Combinazione fra LBP e PGP

Il LBP inizia solitamente nel secondo trimestre della gravidanza e la prevalenza varia dal 20% al 90%, comunque la maggior parte degli studi la riporta maggiore del 50%.

Il PGP inizia nel primo trimestre gestazionale con un picco fra la 24a e la 36a settimana ed ha una prevalenza che varia dal 4% al 76%.

Quali sono le cause di questi disordini?

  • Lassità articolare determinata dall’aumento dei livelli di relaxina, progesterone ed estrogeni. La relaxina è un ormone che viene prodotto da corpo luteo e placenta, il cui livello aumenta all’inizio della gravidanza, raggiungendo il suo picco al terzo mese e rimanendo poi costante fino al termine. La lassità articolare è importante per generare lo spazio necessario all’accoglienza del feto all’interno delle ossa del bacino, ma è associato all’insorgenza di dolore lombare e sacro-iliaco. Alle donne in gravidanza che hanno mostrato sintomi sono stati rilevati un aumento di mobilità dell’articolazione sacro-iliaca e della sinfisi pubica.
  • Spostamento del baricentro anteriormente, causato dalla presenza del feto, determinando un’antiversione del bacino con conseguente aumento della lordosi lombare a scopo compensatorio. Questi cambiamenti generano una variazione dei carichi assiali sulla colonna, aumentando lo stress meccanico sulle vertebre dei livelli bassi.       

  • Indebolimento dei muscoli addominali per garantire un aumento dell’elasticità di tutta la parete, sotto la spinta dell’utero gravido che tende ad allargarsi ed allungarsi. Ne consegue un aumento dell’attività dei muscoli paravertebrali e lombari che devono lavorare per garantire la stabilità della colonna vertebrale e che possono andare incontro ad affaticamento ed indolenzimento.
  • Cambiamenti vascolari. La presenza del feto può aumentare la pressione sull’aorta e sulla vena cava quando la donna è in posizione supina, determinando una diminuzione dell’ossigenazione della regione lombare che può generare una compromissione delle attività metaboliche neurali.

Fattori associati allo sviluppo di mal di schiena in gravidanza

  • Lavoro faticoso
  • Storia di dolore lombo-pelvico
  • Età materna avanzata
  • Mal di schiena in una precedente gravidanza
  • Alto indice di massa corporea
  • Storia di lassità articolare

Quali sono i sintomi?

Il LBP è un dolore presente nella regione lombare, sopra l’osso sacro e spesso è irradiato alla gamba. È esacerbato da movimenti in flessione e dalla palpazione dei muscoli paravertebrali e lombari. È visibile una limitazione di movimento nei segmenti di questo tratto.

Il PGP si presenta come un dolore tra la cresta iliaca posteriore e la piega glutea, in particolare in prossimità dell’articolazione sacro-iliaca. Il dolore può irradiarsi nella parte posteriore della coscia e può anche manifestarsi in combinazione con / o separatamente nella sinfisi. Il dolore è intermittente e può essere esacerbato da posture prolungate sedute o in piedi e sorge entro 30 minuti dall’inizio di un’attività.

Come si fa diagnosi?

La diagnosi del dolore lombo-pelvico è per lo più clinica e avviene a seguito della raccolta dei dati anamnestici e di un attento esame fisico. Viene eseguita:

  • valutazione della postura e dell’inclinazione pelvica
  •  valutazione della deambulazione
  • valutazione dei movimenti attivi e passivi del tratto lombare
  • palpazione della muscolatura lombare
  • somministrazione di test provocativi (test di distrazione, test di compressione sulle creste iliache, test di compressione sul sacro, test di scivolamento posteriore, test di torsione pelvica, test di distrazione craniale) che ci permettono di individuare un dolore derivato da una disfunzione a livello sacro-iliaco.

Qual è il trattamento?

Il trattamento è di tipo conservativo e prevede l’utilizzo di tecniche di terapia manuale, di esercizi attivi, molto utili anche se eseguiti in acqua, per migliorare la mobilità del tratto lombare, modulare il dolore e diminuire la tensione della muscolatura paravertebrale. Alcuni studi consigliano anche l’utilizzo di una cintura contenitiva o di cuscini appositi per la notte.

Il consiglio è quello di affidarsi ad un fisioterapista esperto che sappia prendere in carico il vostro caso in un momento così delicato e che riesca a farvi vivere a pieno le emozioni derivanti dalla gravidanza, senza fattori negativi come il dolore alla schiena.

Fonti

  • Casagrande, Danielle MD; Gugala, Zbigniew MD, PhD; Clark, Shannon M. MD; Lindsey, Ronald W. MD Low Back Pain and Pelvic Girdle Pain in Pregnancy, Journal of the American Academy of Orthopaedic Surgeons: September 2015 – Volume 23 – Issue 9 – p 539-549

doi: 10.5435/JAAOS-D-14-00248

A cura di:

Filippo Cantarini, FT, SPT student

•             Fisioterapista

•             Sport Physical Therapist student

•             Terapia manuale muscolo scheletrica

•             Fibrolisi

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