FISIOTERAPIA PRIMARIA E SECONDARIA, STRATEGIE RIABILITATIVE

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La maggioranza della popolazione si rivolge al fisioterapista in seguito alla
comparsa di sintomi o di una patologia, dopo aver avuto un trauma o una lesione
muscolare ad esempio e da questo punto parte il programma fisioterapico.
Per ciò che riguarda la prevenzione invece si tende a parlare di primaria o
secondaria: con la prima definizione si intende un intervento volto a ridurre la
probabilità di comparsa di una lesione; con la seconda ci si riferisce alle strategie
che si applicano per evitare che riaccada lo stesso evento.
Questi concetti li potremmo quindi anche traslare nell’ ambito fisioterapico, perché
la fisioterapia è cura ma anche prevenzione.

E’ un discorso che si lega inevitabilmente ad atleti, professionisti o dilettanti che
siano, ma anche a pazienti non sportivi. Nel caso di pazienti sportivi è chiaro come
diventi fondamentale fare una attenta valutazione della persona e conoscere le
situazioni di gioco a cui è sottoposta; nel restante della popolazione una accurata
anamnesi e indagine dei vari distretti corporei può essere di aiuto nel trovare delle
disfunzioni, anche asintomatiche al momento attuale.
Soffermandoci sull’ aspetto sportivo, proviamo a fornire alcuni esempi riguardanti
le lesioni più comuni.


Legamento crociato anteriore
Questa lesione ha assunto negli ultimi anni sempre più importanza, tanto da
diventare nell’ ambito calcistico obiettivo del maggior numero di articoli scientifici e
attenzionato dal massimo organo calcistico , la FIFA.
Sebbene ci siano fattori che non possano esser modificati, esistono alcune
situazioni che potrebbero ridurre la probabilità di incappare in questo infortunio.
Ad esempio, si possono valutare e correggere situazioni che portano ad un
eccessivo valgo stress dinamico del ginocchio, valutare una debolezza degli
hamstring (flessori del ginocchio) , i quali risultano essere molto importanti nel
rapporto di forza con il quadricipite nel gestire le tensioni che si ripercuotono sul
ginocchio

Concentrarsi quindi su programmi preventivi che allenino e ristabiliscano le giuste
proporzioni diventa quindi veramente importante. Stimolare difficoltà crescenti di
esercizi propriocettivi dinamici , se correlati al gesto tecnico sportivo in questione
ancora meglio, porterà ad un controllo neuromuscolare dell’ articolazione migliore.


Lesione degli hamstring
Diversi studi hanno confermato che adottando una corretta e adeguata strategia
preventiva , questa tipologia di lesione possa esser ridotta in maniera importante.

Inserire nei programmi di allenamento esercizi come il nordic hamstring exercise
migliora la forza eccentrica di questo gruppo muscolare .
Stesso discorso anche per il single leg deadlift.
Per quanto riguarda lo stretching, anche se al momento non esiste un consenso
scientifico sulla sua reale capacità di aiutare nella prevenzione degli infortuni
muscolari, è comunque indicato nelle sue varie forme ( statico,dinamico, balistico).
Nordic hamstring exercise
Single leg deadlift
Buone evidenze scientifiche per l’ allenamento isoinerziale, per il lavoro eccentrico
che viene sviluppato sugli hamstring.

Conclusioni
Nonostante nessuno abbia la bacchetta magica per predire o ridurre gli infortuni,
esistono studi scientifici e programmi che possono influenzare in maniera positiva
queste situazioni. Intervenire prima e non più solamente dopo una lesione, diventa
quindi quantomai un discorso di attualità importantissimo. Dedicare del tempo a
migliorare situazioni individuali , che siano o meno sport-correlate non può che
giovare alla persona.
Per avere una valutazione del tuo stato di forma , dell’ esecuzione di un gesto o
ridurre i rischi di infortunio, non esitare a contattare Fisioterapia La Spezia.

A cura di:

Dottor Matteo Rege Cambrin

Titolare del Centro Fisioterapia La Spezia

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