Lo smart-working e dorsalgia

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   Lo smart-working può essere la causa di dolori muscolo-scheletrici?

  • L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo momento ha modificato le abitudini lavorative di   molti italiani, costringendoli al telelavoro (smart working). Questo aspetto ha portato ad un significativo aumento delle condizioni di sedentarietà e problematiche posturali, così come all’insorgenza di dolori o disturbi muscolo-scheletrici. Uno dei motivi principali è legato al fatto che per la maggior parte dei casi lo smart working viene svolto in ambienti non adatti a questo tipo di attività, oppure utilizzando attrezzature non adeguate, ad esempio sedie e scrivanie.
  • Quali sono quindi le problematiche muscolo-scheletriche più comuni associate allo smart   working?
  • Dolori alla regione lombare
  • Rigidità e dolore alle zone cervicale e dorsale alta
  • Crisi vagali, quali nausea e spossatezza.
  • Assumendo una postura del collo e delle spalle scorretta possono insorgere contratture a carico della muscolatura, ad esempio i muscoli sub-occipitali situati nella zona posteriore della nuca, la muscolatura superficiale profonda del collo e più frequentemente i muscoli paravertebrali, principlamente nella regione lombare.
  • Inoltre, come conseguenza di cervicalgia o dorsalgia, si può indurre una condizione di rigidità articolare e dolore con conseguente difficoltà nell’eseguire anche i movimenti più semplici. Sintomi come cefalee, nausea e vomito sono da associare a crisi vagali.
  • Un aspetto molto importante da considerare è come il diaframma risenta di posture errate. Se questo muscolo, che ricordiamo essere il principale motore della respirazione, non riuscisse ad espletare completamente la sua funzione di risalita ed abbassamento durante la respirazione, si avrà una minor ossigenazione con ripercussioni anche a livello emotivo ed aumento dello stress. Il diaframma inoltre è in stretta relazione con le regioni toracica e cervicale, e puà essere causa di sintomatologia legata a quest’ìultime.
  • Per poter prevenire l’insorgenza di queste problematiche è consigliabile prima di tutto, ove possibile, munirsi di una sedia adatta e che rispetti i principi ergonomici. Cambiare posizione o alzarsi ogni 30/45 minuti può risultare utile per evitare sovraccarichi eccessivi alle strutture corporee.
  • Qui di seguito vi proponiamo alcuni semplici esercizi, che si concentrano sulla mobilità della colonna cervico-dorsale, che possono aiutare ad alleviare o prevenire la sintomatologia dolorosa e ristabilire una corretta mobilità.

A cura di:

Dr. Stefano Coari

  • Fisioterapista, proprietario dello studio Fisioterapia la Spezia
  • Iscritto all’ultimo anno presso Scuola di Osteopatia AbeOs
  • Kinesiotaping Neuromuscolare
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